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La Havana: è lei, mitica e cadente, rimpianta e odiata, che abita i ricordi di Cabrera Infante nelle pagine di questo libro. Un libro in cui l'autore, raccontandoci le città della sua vita, le paragona sempre alla capitale cubana. Ma non si tratta solo di un racconto autobiografico: le case di Londra, i musei di Bruxelles, i caffè di Madrid, i palazzi di Venezia, i grattacieli di New York e Sidney, la baia di Rio de Janeiro, sono lo spunto per una divagazione storico e letteraria. Un percorso che dalla pittura fiamminga arriva ai Beatles, da una riflessione sulla città consumista si estende a un confronto politico con il regime di Castro, passando dal concetto greco di polis e dall'idea dell'antica Roma come città modello.